ReV.mO SIG. D. RUA,
Conoscendo il grande interessamento della S. V. per gli Oratori Festivi, e
memore delle calde raccomandazioni a voce e per iscritto sull'importanza di
questi Oratori e sul modo di ben governarli, credo farle cosa gradita,
mandandole una breve descrizione d' una bella festicciuola, che si fece qui in
Randazzo, Domenica, ottava dell'Immacolata nell'Oratorio di S. Domenico.
Come V. S. ben sa, quest'Oratorio fu aperto or sono tre anni, per le
sollecitudini di questo zelante Arciprete, e ne fu affidata la direzione ed il
governo ai Salesiani. Quivi si raccolgono, ogni Domenica e feste, i giovani del
paese che frequentano le nostre scuole elementari e ginnasiali come esterni, ed
altri più adulti. Il nostro ottimo Direttore PROF. D. PIETRO GUIDAZIO, il
quale, come ben sa la S. V. Rev.ma , è tutto zelo pel profitto morale e
scolastico degli alunni del Collegio, ha pure singolarissima cura di questo
Oratorio, di cui affidò la direzione al nostro carissimo D. Emanuele Dompè,
coadiuvato da alcuni altri sacerdoti e chierici e da parecchi catechisti, parte
alunni del convitto, e parte giovani esterni, che frequentano le classi
ginnasiali superiori.
Se si considera la spontaneità, con cui i giovanetti frequentano l'Oratorio, il
loro contegno alle funzioni, alle prediche ed ai catechismi, e sopratutto la
frequenza ai SS. Sacramenti , bisogna convenire che il Signore gradisce e
benedice l' opera nostra. Il numero dei giovani varia dai 250 ai 300; vengono
al mattino verso le sette e vi stanno fino a mezzogiorno, poi dalle due fino a
sera; poichè dopo le funzioni si trattengono in onesti divertimenti, giuochi
ginnastici, e nel teatro dei burattini.
Domenica adunque si solennizzò la festa dell'Immacolata, e si scelse per maggior
nostra comodità il giorno dell' Ottava ; si celebrarono con insolita pompa le
funzioni del mattino e della sera, e si chiuse la festa con la distribuzione
dei premii ai giovanetti , che si segnalarono durante l'anno per esemplare
assiduità e contegno. Non poche persone ragguardevoli del clero e laicato
Randazzese, aderendo all'invito fatto dal Direttore, onorarono di loro presenza
la cara festicciuola, e tutti presero posto in un palco eretto appositamente
nell' ampio corridoio del detto convento di S. Domenico. Si eseguirono con rara
precisione canti e suoni, alternati da declamazioni di poesie analoghe alla
circo stanza; si inneggiò alla Vergine Immacolata, e si
resero le debite grazie agli insigni benefattori dell'Oratorio, e sopratutto al
Rev. Sig. Arciprete, che concorse generosamente alla spesa della premiazione.
Seguì la distribuzione dei premii consistenti in libri , giocattoli, e pei
poveretti in vestiarii. Terminata la premiazione, lo scrivente, per incarico
del Direttore D. Guidazio trattenuto in Collegio per la predica ai Collegiali,
rivolse a quei cari giovanetti alcune parole di congratulazione e di
incoraggiamento a perseverare nelle buone disposizioni, dando loro speranza di
una seconda premiazione a metà dell'anno, se corrisponderanno, come speriamo,
al nostro zelo ed alle comuni speranze.
Son sicuro che questa premiazione lascierà una soave rimembranza nel cuore di
tutti, e mentre sarà di eccitamento a molti a promuovere questa istituzione
tanto raccomandata dalle circostanze dei tempi, servirà di forte stimolo ai
giovani esterni ad accorrere nei giorni festivi all'Oratorio, dove coll'onesta
ricreazione trovano quella soda istruzione cristiana che in questi tempi è
l'unica salvaguardia della virtù e della fede.
Nutriam ferma fiducia che l'amato nostro padre D. Bosco benedica dal cielo i
nostri deboli sforzi, e ci raccomandiamo anche alle S. V. che voglia implorare
su di noi e sulle nostre povere fatiche le celesti benedizioni.
Gradisca i sensi della distinta stima e venerazione di tutti i figli di Randazzo
e specialmente del
Randazzo, 18 Dicembre 1889.
Suo Aff.mo nel Signore
Sac. BRUNA DOMENICO.
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