Volendo introdurci in un argomento di tanta importanza,
dovremmo per prima cosa considerare L’UOMO D’OGGI E LA PREGHIERA, visto, questo
tema, sotto i due aspetti situazionali: socioteologico, radicato nel dato
biblico e piscologico.
Dopo un breve excursus sul significato del termine
PREGHIERA, ci fermeremo sulla STORIA DELLA PREGHIERA: non si tratta
evidentemente di uno studio arido, ma innervante una vita soprannaturale e di
consacrazione.
PARTE I: il termine
PREGHIERA
Dal latino precari-preces, ha il significato di DOMANDARE.
Perciò: Preghiera=domanda, invito rivolto a qualcuno. Es.: Prego, si accomodi;
la prego di venire, di non mancare….. E talvolta si aggiunge all’idea di
domanda quella di supplica.
Sinonimo di preghiera è considerata casualmente l’altra
parola: ORAZIONE.
ORAZIONE: dal latino
ORARE, da os – oris = bocca. Infatti: oratio, orazione=discorso, da cui l’altra
parola ORATORE.
In senso religioso: discorso rivolto a Dio, per esporre
desideri e suppliche. Allargando, si arriva al concetto di lode a Dio,
ammirazione, affermazione della sua essenza e dei suoi attributi…..
Approfondendo il senso religioso con atto interiore dello
spirito, si scoprirà il valore della preghiera non nelle parole pronunciate, ma
nell’atteggiamento profondo dell’anima dalla quale sono espresse: atteggiamento
di adorazione, d’ammirazione, di lode, di riconoscimento, d’amore, di fiducia,
di speranza, di supplica…..
E’ meraviglioso come questo approfondimento concettuale e
vitale s’incontri con un altro concetto filosofico-teologico, che toccala vita
intima di Dio, quella trinitaria.
L’espressione greca LOGOS e quella latina VERBUM significano
ad un tempo parola ed il contenuto concettuale che la parola esprime e che questo
senso abbia potuto prolungarsi fino a significare la parola interiore o
pensiero nel quale Dio esprime nell’intimo di Sé Stesso tutto il Suo Essere = Verbo,
Seconda Persona della Trinità.
Disgraziatamente per molti cristiani, il termine PREGHIERA
non rievoca che ricordi d’infanzia o abitudine di formule mnemoniche rivolte a
Dio, con frettolosità, come rivolte ad un ospite dal quale al più presto ci si
vuole liberare…..!
Oppure un mezzo per ottenere e poi….
Parte II: Storia
della Preghiera.
E’ la storia stessa dell’uomo.
a)
Analisi:
Difatti possiamo dire che come la religione, almeno in una certa
attitudine, è legata alla stessa natura umana ( la preistoria considera con il
segno più certo dell’apparire della specie umana le traccie di riti religiosi, poiché
non se ne trova alcuna presso gli animali….) così la preghiera.
L’etnologia e la paleontologia
dimostrano che tutte le religioni, derivanti dalla natura umana , anche la più
primitiva, coltivano più o meno la preghiera.
b)
Approfondimento: L’impegno religioso nella
preghiera si presenta come progressivo sviluppo culturale attraverso i secoli
ed ancora come espressione di cultura attuale variamente avanzata.
L’impegno o il disimpegno della
preghiera spiega:
A)
IL RELIGIOSO cioè il vero senso del rapporto
Uomo-Dio.
Rapporto essenziale per la contingenza
finitezza dell’uomo, che postula non solo l’esistenza, ma un rapporto con
trascendente , con l’assoluto…..
La preghiera, genuinamente
intesa, è il veicolo in dispensabile di questo necessario rapporto.
B)
Il SACRO: senza dicotomia essenziale, perché tutto
il creato essendo opera dell’unico DIO, ha una sacralità fondamentale, la
preghiera immette nella sfera di questo sacro in senso più stretto.
Per questo concetto, la distinzione
di sacro e profano. Profano, inteso secondo l’etimo latino: profanum = davanti
al tempio; cioè da fuori…..realtà mondane che sono la via del sacro strettamente inteso,
cioè è di quanto in directo appartiene alla divinità.
Ridurre ogni sacro all’ordine
puramente mondano è la morte della preghiera e della autentica religiosità.
C)
Non sacralismo che porta al superstizioso e al
magico.
E’ il fenomeno deviante di una
falsa concezione religiosa o il conseguente surrogato della ripulsa di una
genuina religiosità.
D)
Non disacralizzazione, via di ogni dissacrazione.
E)
Non secolarismo, via alla profanazione.
CONCLUSIONE:
Pensiero di Don Bosco: La
preghiera è necessaria all’uomo, più ancora al cristiano, come l’aria agli
animali, l’acqua al pesce.
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